Audre Lorde

Chi l’ha scelto e perché: è stata scelta dai componenti del gruppo black lives matter Bergamo. Il nostro collettivo mira a decostruzione pregiudizi e stereotipi razzisti, offrire una narrazione decolonizzata e intersezionale. La parola chiave quando si parla di Audre è “INTERSEZIONALE”, infatti, una delle critiche di Lorde al movimento femminista, di origine bianca, era quello di non tener conto delle differenze etniche escludendo le persone non bianche dalla lotta al patriarcato e alimentando le discriminazioni razziali. Inoltre, il progetto “Volti dei diritti” è nato dalla collaborazione tra gruppi distinti: BergamoPride, Black lives matter Bergamo e Fridays for future, legati da un unico obiettivo ovvero la lotta ad ogni tipo di discriminazione.

Biografia: Audre Lorde, nata Audrey Geraldine Lorde (New York, 18 febbraio 1934 – Saint Croix, 17 novembre 1992), è stata una poetessa, attivista per i diritti delle persone nere, femminista intersezionale e scrittrice statunitense. Morì di tumore al seno il 17 novembre del 1992 muore a St. Croix a soli 58 anni. Scopre la sua vocazione per l’insegnamento avendo trovato un ottimo riscontro dagli studenti e grazie a loro nasce in lei un particolare attivismo politico. Nei sue testi tratta del tema della diversità declinata in varie forme, dall’etnia alla condizione sociale, fino a quella di genere, sia tra individui sia calandosi nella dimensione del singolo. Il perenne rifiuto all’essere etichettata, all’appartenenza a categorie sociali e artistiche scomode e cariche di emarginazione, riflette quella sua voglia di essere trattata come individuo piuttosto che declinata in base a caratteristiche stereotipiche. Vuole essere solo lei a definire sé stessa: lesbica, nera, madre, guerriera, poeta. Per lei razzismo e sessismo sono come due elementi che pervadono violentemente e totalmente la vita di chi li subisce, devastandone la psiche e gli affetti. La dimensione pubblica della discriminazione, tanto fisica quanto verbale spinge le sue vittime a negare la discriminazione e minimizzare l’umiliazione. Sebbene il movimento femminista abbia visto nella contrapposizione uomo-donna una ragion d’essere, per Audre non deve perdersi di vista come all’interno della stessa compagine femminista vi sia molta differenza, per orientamento di genere, sessuale, etnico, culturale in senso ampio, tra le stesse donne. In un suo saggio del 1984, “The Master’s Tools Will Never Dismantle the master’s House”. Lorde accusa il movimento femminista, di origine bianca, di non tenere in considerazione le differenze etniche al suo interno e di portare avanti in questo modo il patriarcato e il sessismo della società in cui si combatte. Le donne bianche che non vedono nell’etnia un tema da abbracciare nella lotta di genere sono, come gli uomini bianchi, i primari agenti dell’oppressione sociale. Si allontana dal femminismo bianco per avvicinarsi, invece, al womanism, che permette alle donne nere di affermare e celebrare pienamente e con consapevolezza il loro colore e la loro cultura in un modo estraneo al femminismo