I VOLTI DEI DIRITTI 2.0

I VOLTI DEI DIRITTI 2023

Chi siamo

Un progetto di
Bergamo Pride
Black Lives Matter Bergamo
Fridays For Future Bergamo
Club Ricreativo di Pignolo APS

Realizzato insieme a
Black Coffee
Collettiva Riot

Immaginare Orlando

con il patrocinio del
Comune di Bergamo
Assessorato all’istruzione, formazione, università, sport e tempo libero, politiche per i giovani, edilizia scolastica e sportiva

col supporto di
Bergamo per i giovani
Imagine Bergamo

con la collaborazione di
Sistema Bibliotecario Urbano
Patto per la lettura

Opere di
Margherita Yoko Finardi

 

nell’anno di
Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023

Perché?

Negli ultimi anni la città di Bergamo ha visto un interessante livello di partecipazione e mobilitazione giovanile con particolare attenzione riguardo a mai così attuali questioni ambientali, sociali e culturali. Queste mobilitazioni non si sono limitate a una dimensione episodica ma sono invece riuscite ad innescare dinamiche di partecipazione e, in parte, di soggettivazione capaci di durare nel tempo, coinvolgendo man mano altri giovani della città e della provincia, sensibilizzando e attivando la cittadinanza in diverse forme.  Queste nuove forme di mobilitazioni giovanile sono espressione di un più complesso processo di trasformazione e riconfigurazione delle tradizionali pratiche di volontarismo, di attivismo politico e, anche, di produzione e fruizione culturale. Nella città di Bergamo, mobilitazioni come quelle organizzate da realtà informali come Fridays for future, Black Lives Matter o Bergamo Pride, ma anche contesti più formali di festival culturali (Bergamo Film meeting, festival Orlando, Qui e Ora, Up To You, Clamore Festival, Imagine Bergamo) raccolgono un ottimo numero di giovani volontari dai 15 ai 25 anni, con significative differenze generazionali a seconda dei contesti. Questa situazione indica che, anche da un punto di vista dei sistemi di produzione culturale e luoghi della città deputati ad essa, soprattutto quelli più restii ai mutamenti, è necessario non solo iniziare a porre attenzione a queste tematiche, dirimenti per le nuove generazioni, ma anche creare spazi di incontro e confronto con queste aggregazioni giovanili, aprendosi alla loro partecipazione attiva, alle contaminazioni, ai conflitti e alle trasformazioni.

Il progetto

Il progetto consiste nella realizzazione di 6 segnalibri con un QR code che rimanda a questa pagina, in cui cliccando sulle immagini è possibile approfondire la storia di ciascun Volto dei Dirtti, oltre ad approfondimenti sui temi di antirazzismo, diritti LGBTQI+, giustizia climatica.
I segnalibri verranno distribuiti alle realtà aderenti al Patto per la Lettura e a tutti gli spazi culturali, aggregativi e sociali che ne facciano richiesta.

Ogni volto è stato proposto da una realtà che si è poi occupata di organizzare un evento al riguardo.
Maggiori informazioni riguardo gli eventi sono disponibili nell’infografica più in basso.

Il progetto si propone di riuscire ad attivare una rete territoriale composita e variegata capace di continuare la propria attività nel tempo, supportando lo sviluppo di una progettualità organica e collegiale per favorire la collaborazione fra realtà informali e istituzionali andando a stimolare la partecipazione civica, la responsabilizzazione e l’empowerment dei giovani, attivando un’estesa rete di partecipazione sul territorio con alcuni soggetti giovanili, realtà e spazi culturali e realtà istituzionali

La creazione di una comunità in grado di riconoscere e di riconoscersi nella vita e nelle azioni di persone che si sono battute per ottenere rispetto, diritti e rappresentanza nello spazio sociale è un primo tassello di un percorso più lungo che si auspica possa portare alla costruzione di una società più giusta, in grado di valorizzare la molteplicità di vissuti ed esperienze che la compongono e dove tuttə si possano sentire sicurə. Per questo motivo è particolarmente importante riconoscere le linee di intersezione fra le diverse battaglie civili e capire che i diritti o sono di tuttə o sono privilegi.

Marsha P. Johnson è stata una figura di spicco nei moti di Stonewall, scontri tra gruppi LGBTQIA+ e la polizia avvenuti a New York nel 1969.
Negli anni successivi il suo contributo fu fondamentale per la storia dei diritti della comunità LGBTQIA+ negli Stati Uniti. La sua identità di drag queen, donna nera e sex worker oscurò la sua memoria e il ruolo centrale che ha avuto nella lotta per la comunità stessa.

Audre Lorde è stata poetessa, scrittrice, attivista per i diritti delle persone nere e femminista intersezionale. Nei due testi tratta il tema della diversità in varie forme partendo dall’etnia e dalla condizione sociale, arrivando a tematiche di genere. I suoi lavori raccontano sia del rapporto tra individui, sia della dimensione personale.

Chico Mendes è stato sindacalista e ambientalista brasiliano. Si è battuto per la difesa della foresta amazzonica attraverso la costruzione di comunità, consapevolezza dal basso e lotta non violenta. Ha denunciato i crimini dei proprietari terrieri e delle compagnie finanziarie americane e per questo venne ucciso nel 1988 da due rancheros (allevatori di bestiame).

Anna Campbell è stata un’attivista femminista, anarchica e abolizionista del regime britannico, che ha combattuto contro l’Isis e contro l’esercito turco in Rojava per il confederalismo democratico. È stata uccisa da un attacco missilistico dell’esercito turco il 14 marzo 2018 ad Afrin.

bell hooks è stata una femminista e rivoluzionaria. Una delle figure che, attraverso i propri testi e interventi pubblici, ha creato le basi per la costruzione del femminismo intersezionale: quello che sovrappone diverse identità sociali e le relative discriminazioni e oppressioni.

Frantz Fanon, psichiatra e militante rivoluzionario, è stato una figura chiave della lotta contro il colonialismo europeo. Le sue opere hanno introdotto un pensiero innovativo sul razzismo e sul suo rapporto con l’oppressione di classe.

Il progetto “I volti dei diritti” nasce nel 2021 come occasione per supportare lo sviluppo di una progettualità organica e collegiale al fine di favorire la collaborazione fra realtà informali e istituzionali andando ulteriormente a stimolare la partecipazione civica, la responsabilizzazione e l’empowerment dei giovani. 

La prima edizione del progetto ha visto coinvolti 13 giovani artisti per la realizzazione di 12 sagome rappresentanti figure che si sono distinte nel loro impegno sociale e politico su quattro grandi temi di attualità: i diritti delle persone razzializzate, i diritti delle donne e della comunità LGBTQI+, il diritto alla salute e il diritto ad una giustizia climatica e sociale. Quattro aree diverse, che rispecchiano i valori costitutivi e specifici dei tre soggetti protagonisti, ma fortemente interconnesse fra loro nell’intersezionalità della lotta per i diritti di tuttə.

Grazie alla collaborazione con Bergamo per i Giovani, progetto dell’Assessorato alle Politiche per i giovani  del Comune di Bergamo, la collaborazione della Biblioteca Tiraboschi e il premio “UPI – La Polis che vorrei” organizzato dalla Provincia di Bergamo e da ACLI Bergamo, con un crowdfunding ospitato direttamente sul sito dell’associazione, è stato possibile realizzare delle sagome di grandi dimensioni raffiguranti le produzioni artistiche realizzate dai giovani. Ogni sagoma conteneva poi un QRcode che rimandava ad una pagina del sito dell’associazione contenente la descrizione del personaggi.

Le sagome sono state esposte in vari luoghi e contesti pubblici della città: dall’inaugurazione in Biblioteca Tiraboschi sono state quindi portate a Edonè, Bombonera, Daste bistrot, Parco della Crotta, Porta del Parco, Polaresco, Mamo’s, Circolino della Malpensata, Ink Club, Bikefellas, Associazione Generale di Mutuo Soccorso, Club Ricreativo di Pignolo oltre che in varie manifestazioni ed eventi cittadini come i festival di Orlando e Up To You, nonché alla mostra “Blocca l’odio, condividi il rispetto”.