bell hooks

Chi l’ha scelto e perché:  Immaginare Orlando e Bergamo pride perché riconoscono l’importanza della sua figura per molti temi che ha trattato tra cui l’intersezionalità, concetto e istanza a cui entrambe le associazioni puntano.

Biografia: bell hooks, femminista e rivoluzionaria, è stata una delle figure più importanti, insieme ad altre scrittici e studiose, che con i propri testi e i propri interventi pubblici ha offerto le basi per la costruzione del femminismo intersezionale, ossia quello che vede interagire aspetti diversi delle varie identità, come ad esempio le categorie di genere, l’etnia, la classe, la disabilità, l’orientamento sessuale, la religione e così via. Categorie interconnesse perché attorno ad esse si possono verificare più livelli di oppressione. Gloria Jean Watkins, questo era il nome di bell hooks, è nata nel 1952 nel Kentucky, in una cittadina dove vigeva la segregazione razziale. Scegli di utilizzare il nome da lei scelto in minuscolo per far concentrare le persone su quello che diceva e non su chi lo diceva. Ha studiato alla Stanford University, e lì ha scritto il suo primo saggio Ain’t I a Woman: Black Women and Feminism (Non sono una donna? Donne nere e femminismo) pubblicato nel 1981, in questo studio classico bell hooks esamina come le donne nere, dal diciassettesimo secolo ai giorni nostri, fossero e siano oppresse sia dagli uomini bianchi che dagli uomini neri e dalle donne bianche. Illustrando la sua analisi con resoconti personali commoventi, Ain’t I a Woman è profondamente critica nei confronti del razzismo insito nel pensiero di molte femministe bianche della classe media che non sono riuscite ad affrontare le questioni di “razza” e classe. Pur riconoscendo che il conflitto di lealtà alla “razza” o al sesso è ancora un dilemma, hooks contesta l’idea che “razza” e genere siano due fenomeni separati, insistendo sul fatto che le lotte per porre fine al razzismo e al sessismo sono inestricabilmente intrecciate. Questo saggio la rende al tempo stesso popolare e scomoda, rivelando un’audacia e una coerenza di pensiero e di scrittura che nei quarant’anni a venire l’ha portata a pubblicare una trentina di opere. Il secondo libro di hooks è Tutto sull’amore, in cui la studiosa non tratta solamente del sentimento amoroso, ma anche di paure, solitudine, spiritualità e legami che il lessico attuale definisce ‘tossici’. È attraverso l’amore che i conflitti, non solo quelli tra persone, ma anche quelli politici, sociali e culturali possono essere risolti. Il modo migliore per descrivere l’opera di hooks è dire che è rivoluzionaria. Lo era allora, lo è stata nei quarant’anni successivi, lo è oggi, quando parlare d’amore è diventato un atto rivoluzionario. Dopo Tutto sull’amore i testi di hooks sono circolati in Italia per vent’anni in traduzioni non ufficiali, finché nel 2020 alcune case editrici hanno pubblicato i suoi romanzi in italiano. bell hooks è morta nel 2021 all’età di 69 anni nella sua casa di Berea, città dello Stato del Kentucky, dopo una lunga malattia. La notizia della scomparsa è stata data dal Berea College, l’università in cui ha insegnato, ricordandola come “un’autrice prodigiosa, intellettuale pubblica e una delle più importanti studiose femministe del nostro paese”.